Economia

E Olaf chiede alle ong le “fatture dei cammelli”

C’è il serio rischio che il bubbone-Olaf riscoppi a breve, creando grosse difficoltà al settore

di Paolo Manzo

OCCHIO AI CONTROLLI UE? ? ma anche ai controllori. Ricordate la vicenda Olaf, i controlli dell?Ufficio europeo per la lotta anti frode nei confronti di alcune ong del Vecchio continente, tra cui anche qualche italiana? Bene, una nostra fonte bene informata lancia l?allarme da Bruxelles: c?è il serio rischio che il bubbone-Olaf riscoppi a breve, creando grosse difficoltà al settore. Non tanto per i controlli ma per le modalità degli stessi che, ad ascoltarle, lasciano basiti. Il punto è che, avendo la nostra fonte avuto modo di sbirciare diversi risultati di auditing fatti dalla società inglese di revisione incaricata dalla Commissione Ue, ciò che emerge è la mancanza assoluta di qualsivoglia riferimento all?attività svolta dalle ong: a dettare legge sono solo i documenti contabili. Chi opera nel Sud del mondo sa che è già assai difficile «farsi fare le fatture dai cammelli» per usare le parole di un sottosegretario agli esteri profondo conoscitore di cooperazione internazionale. Se a queste oggettive difficoltà si aggiunge l?ottusità degli ispettori, che arrivano a contestare delle spese perché sono stati acquistati cd-rom invece di videocassette per corsi di formazione, chiedendo decine di migliaia di euro di rimborso? Beh, forse l?optimum per Bruxelles è avere in futuro ong con rendiconti perfetti e progetti fantasma in Africa, Asia e America latina. Ah, quasi dimenticavo l?ultima chicca: Olaf sta anche riaprendo tutta una serie di casi già archiviati dalla magistratura italiana, contravvenendo al broccardo «ne bis in idem»? Giustizialismo in salsa Ue? ANCHE POLITICI NELLA DELEGAZIONE ITALIANA? ? che prende parte ai lavori dell?Assemblea generale delle Nazioni Unite dedicata alla lotta all?Aids e che inizia il 31 maggio? Il problema si pone perché al precedente appuntamento, svoltosi nel giugno 2001, il nostro governo aveva inviato solo tecnici e diplomatici, mentre gli altri membri Onu avevano partecipato coi loro capi di Stato. Certo, questa volta i tempi tecnici (come spiega bene il viceministro degli Esteri, Patrizia Sentinelli a pag. 7) sono strettissimi, ma sarebbe un segnale. In chiusura del numero, tuttavia, Vita è in grado di anticipare quali saranno i delegati di società civile e Farnesina. Per l?Osservatorio italiano sull?azione globale contro l?Aids, che rappresenta 23 tra ong e associazioni (per il dettaglio www.osservatorioaids.org), ci saranno Paola Giuliani e Stefania Burbo. Per il ministero degli Esteri, invece, rappresenteranno l?Italia l?esperto Pasqualino Procacci, direttore dell?Unità tecnica locale di Nairobi, in Kenya, e Simona Battiloro, giovane diplomatica dell?Ufficio VII della Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo, assai preparata sui temi delle ong.


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